venerdì 25 dicembre 2015

The final job



Il presidente marxista cileno Salvador Guillermo Allende Gossens
Santiago del Cile, 1970

All'interno del presente blog circa la duttilità ho potuto analizzare appieno la caratteristica, sia dal punto di vista umanistico che scientifico. La suddetta ricerca ha avuto origine dallo studio etimologico del termine, per poi sfociare nell'ambito prettamente tecnico, vagliando a fondo la caratteristica relativa alle deformazioni plastiche dovute a prove di trazione sperimentate su metalli quali rame, stagno, zinco, oro e argento. A tal proposito, ho ritenuto opportuno approfondire il mio studio soffermandomi sul metallo duttile per eccellenza, il rame, che, come possiamo notare anche all'interno delle Dissertazioni storiche apologetiche critiche delle sarde antichità, è stato uno dei primi materiali della storia ad essere utilizzato per la fabbricazione di strumenti bellici e militari, tanto da primeggiare anche all'interno del libro primo di un'opera magistrale, come l'Odissea.



Ancora, ho desiderato spaziare dedicando la mia ricerca all'ambito politico-economico, nonchè storico del governo di Salvador Allende, primo Presidente marxista democraticamente eletto che, fra le innumerevoli azioni, avviò un programma di nazionalizzazione delle principali industrie private, fra cui le miniere di rame fino ad allora sotto il controllo della Kennecott e della Anaconda. Tale argomento del mio studio è stato esplicitato, dal punto di vista economico, mediante la ricerca di un articolo giornalistico circa l'ingente produzione di rame all'interno della complessa e travagliata realtà cilena. Dal punto di vista storico-letterario, è importante notare la recentissima redazione, ad opera dello scrittore Carlos Reyes e dell'illustratore Rodrigo Elgueta di una graphic novel relatia agli anni del socialismo del suddetto presidente, intitolata Los años de Allende. In ambito artistico, è interessante ricordare la poesia Cobre di Gabriela Mistral, insegnante e femminista cilena, l’unica donna sudamericana ad avere ricevuto il premio Nobel per la Letteratura ed, inoltre, un concreto inno al rame, la canzone Nuestro cobre cantata dai Quilapayún, un gruppo musicale formato a Santiago del Cile nel luglio del 1965 dai fratelli Eduardo e Julio Carrasco insieme a Julio Numhauser.

Un post ricco di curiosità riguarda l'esposizione di francobolli strettamente legati alla caratteristica in esame, fra i quali particolarmente interessante risulta il sello sulla Conferencia Internacional del Cobre '87, tenutasi a Viña del Mar. Al fine di rendere multiculturale il mio studio, ho ritenuto necessario conoscere la pluralità delle traduzioni del termine da vagliare,la duttilità. Per attribuire coesione e completezza all'analisi, ho prodotto un piccolo arcipelago di parole e concetti legati alla tematica in esame, divenuto una stimolante WordCloud, a seguito di una notevole espansione e di un arricchimento di vocaboli, dovuto anche alla forma mentis assunta a seguito delle lezioni del corso di Storia delle cose, tenuto dal prof. Vittorio Marchis. Inoltre, in ambito letterario, ho ritenuto opportuno porre in risalto la presenza della duttilità nella trasmutabilità delle Metamorfosi, un poema epico-mitologico attribuito a Publio Ovidio Nasone. Dal punto di vista storico-politico, ho ritenuto efficace proporre la figura di Giovanni Giolitti, statista italiano, abilissimo nella manovra in Parlamento, dotato in sommo grado della pronta duttilità necessaria a ricavare dalla mutevolezza delle situazioni il criterio dell'azione politica e forte di una solida maggioranza ottenuta anche attraverso l'uso spregiudicato dei mezzi a sua disposizione in materia di elezioni e di favori concessi a candidati o deputati governativi. Ancora, il professor Marchis ci ha chiesto di indagare, circa la caratteristica assegnataci, sia in ambito gastronomico, chiedendoci di presentare un cibo in connessione con la tematica d'analisi e la relativa ricetta che in quello pubblicitario. In ambito artistico, ho potuto conoscere la creatività di Mastro7, un orafo trentino che realizza opere d'arte interamente adoperando il rame che, grazie alla sua bellezza immediatamente riconoscibile e alla sua straordinaria versatilità,è stato fonte di ispirazione e di aiuto per svariati artisti, nel corso dei secoli. Ho collocato spazialmente la duttilità nella più grande e ricca miniera di rame della storia con, alle spalle, più di cento anni di estrazione a cielo aperto, la Kennecott Utah Copper Mine.



Ancora, dal punto di vista tecnico-applicativo, ho potuto conoscere  Invemet, un innovativo impianto per il trattamento di cavi specificamente di origine automobilistica, un macchinario all’avanguardia costruito appositamente, in grado di macinare fino ad 8 tonnellate di cavi per ciascun turno lavorativo senza emissioni inquinanti in atmosfera e con bassi consumi energetici. La linea di lavorazione è in grado di restituire rame di I e II scelta finemente granulato, separandolo da elementi quali alluminio, bronzo, ottone e naturalmente da tutte le materie plastiche. A tal proposito, è opportuno introdurre una peculiare tecnica strettamente legata al rame, emblema della duttilità, la trafilatura, una lavorazione per deformazione plastica di materiali metallici eseguita normalmente a freddo, e consistente in una riduzione di sezioni dei manufatti. Un importante argomento trattato nel suddetto corso di Storia delle cose - antropologia degli oggetti, consiste nella ricerca storica di Marchi e Modelli. Fra i primi, è notevole ricordare un'azienda americana, nata nel 1947 a New York, l'Anaconda Copper Mining Company. Il succitato ente, come dapprima accennato, deteneva il controllo delle miniere di rame cilene prima del governo del marxista Allende.



Fra i modelli, invece, possiamo proporre un'invenzione vicentina, una sagoma in plastica o materiale duttile, atta a mantenere in forma la parte anteriore dei cappelli maschili. Inoltre, è curioso notare, in un simpatico fumetto, una trasposizione in chiave ironica di una scena di ordinaria amministrazione, in ambito sanitario, circa la presenza, in un salvadanaio, di elevati valori di zinco, rame, nichel. Il mio studio ha trovato terreno fertile anche in ambito cinematografico, precisamente all'interno del film The Martian - il sopravvissuto, un vero e proprio inno alla capacità umana di adattarsi ad assurde situazioni estreme ed impensabili, di adoperare il proprio ingegno ed ogni forza residua pur di uscirne vincitori, grazie allo spiccato spirito di sopravvivenza ontologicamente insito in ciascuno di noi, che, a sua volta, permette una duttilità e un'adattabilità senza eguali. Esso, tra l'altro, risulta essere in strettissima correlazione con il mio percorso di studi in Ingegneria Aerospaziale.



In ambito letterario, la ricerca è giunta cronologicamente intorno al 40 d.C., soffermandosi sulle Phaedri Augusti liberti Fabulae Aesopiae di Fedro, in particolare sulla favola de La volpe e la cicogna. Senza dubbio stimolante è stato spaziare sia sincronicamente che diacronicamente, approdando alla quotidianità dei giorni nostri e scovando la duttilità nel colpo del più grande tennista del momento, Novak Djokovic, mediante un'attualissima notizia web. Inoltre, ho avuto la preziosa possibilità di arricchire il mio bagaglio culturale sondando le singole Scienze, dall'Astronomia all'Etologia, al fine di individuare degli elementi di aggancio alla tematica in questione. Infine, ho avuto il piacere di dare il mio apporto alla mostra Technology takes home, allestita dal professor Vittorio Marchis presso la sede centrale di Corso Duca degli Abruzzi del Politecnico di Torino, donando una Polaroid Quick 610, simbolo della mia incontenibile passione per la fotografia. In conclusione, appena prima della presente sinossi, ho redatto un Glossario, contenente i lemmi chiave del blog; una Bibliografia generale, contenente i testi a cui ho fatto riferimento per la ricerca e la stesura dei posts e, infine, un English ABC per la tematica in esame.

Un oggetto misterioso: La pila di Baghdad





Nel 1938 l'archeologo Wilhelm Koning durante dei lavori alla fognature di un museo a Baghdad, rinvenne nei sotterranei uno strano oggetto risalente all’epoca dei Parti, ossia tra il 248 a.C. e il 226 d.C. Questo era composto da un vaso di argilla alto 15,5 cm, contenente un cilindro di rame di 12 cm. La sommità del recipiente era saldato con una lega 60/40 di piombo/stagno. La parte inferiore era chiusa da un disco di rame e sigillata con uno strato di bitume. Nella parte superiore c'era lo stesso strato di bitume che manteneva al centro del recipiente di argilla, una barretta di ferro, la quale appariva corrosa da un acido. Fu grazie al background del dottor Koning che si capì la funzione del cilindro di rame, un'antica pila elettrica. Aggiungendo come elettrolita una soluzione acida (nel nostro caso del succo di agrumi) e collegando i due elettrodi (di rame e di ferro) ad un voltmetro, questi segna il passaggio di una corrente continua di 0,5 volt.

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