giovedì 29 ottobre 2015

Storie di ordinaria beffardaggine


La volpe e la cicogna 
Fedro




La volpe e la cicogna erano buone amiche. Un tempo si vedevano spesso, e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna; per farle uno scherzo, le servì della minestra in una scodella poco profonda: la volpe leccava facilmente, ma la cicogna riusciva soltanto a bagnare la punta del lungo becco e dopo pranzo era più affamata di prima.
- Mi dispiace - disse la volpe - La minestra non è di tuo gradimento?
- Oh, non ti preoccupare: spero anzi che vorrai restituirmi la visita e che verrai presto a pranzo da me - rispose la cicogna.
Così fu stabilito il giorno in cui la volpe sarebbe andata a trovare la cicogna.
Sedettero a tavola, mai i cibi erano preparati in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso: tutto ciò che poté fare fu leccare l'esterno del vaso, mentre la cicogna tuffava il becco nel brodo e ne tirava fuori saporitissime rane.
- Non ti piace, cara, ciò che ho preparato?
Fu così che la volpe burlona fu a sua volta presa in giro dalla cicogna.


Nella suddetta favola, la volpe, in virtù della sua controproducente furbizia e della misera duttilità fisica e caratteriale della cicogna, riesce a beffarsi della stessa, servendole una pietanza tecnicamente immangiabile. Fortunatamente, però, la cicogna riesce a ripagare la volpe con la stessa moneta, servendole la medesima beffa. 

Advertisement, 1895


Chewing gum Advertisement, 1895
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Ductility is simply an ability to deform under tensile stress - there are many synthetic polymers that are able to do this - common example would be polyisobutylene, which is one of the components of chewing gum. If you put some chewed gum under tensile stress (i.e. pull it apart with your fingers) you will see that it draws down into thin "strings" of gum - that is ductility.

La trasmutabilità nelle Metamorfosi


Le Metamorfosi




Le metamorfosi (Metamorphoseon libri XV) è il titolo di un poema epico-mitologico di Publio Ovidio Nasone (43 a.C.-18) incentrato sul fenomeno della metamorfosi. Attraverso l'opera, ultimata poco prima dell'esilio dell'8 d.C., Ovidio ha reso celebri e trasmesso ai posteri numerosissimi storie e racconti mitologici dell'antichità greca e romana. Il tema di esseri umani o altre creature capaci di mutare forma ha una lunghissima storia nella letteratura, nella mitologia e nel folklore, ed è presente in praticamente ogni altra forma di finzione. Al termine tradizionale proteiforme (aggettivo) per indicare una creatura capace di mutare forma a proprio piacimento si affianca talora oggi il neologismo mutaforma (anche sostantivo, dall'inglese shapeshifter). In genere con questo termine ci si riferisce alla capacità di un essere umano di assumere sembianze di un'altra persona o di un animale, mostrando una certa duttilità; quest'ultimo genere di metamorfosi viene detta anche teriantropia.

Giolitti, l'uomo dai due volti




Giovanni Giolitti, statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Abilissimo nella manovra in Parlamento, dotato in sommo grado della pronta duttilità necessaria a ricavare dalla mutevolezza delle situazioni il criterio dell'azione politica e forte di una solida maggioranza ottenuta anche attraverso l'uso spregiudicato dei mezzi a sua disposizione in materia di elezioni e di favori concessi a candidati o deputati governativi, esercitò il potere in una maniera che i suoi avversari chiamarono dittatoriale (e Salvemini lo definì addirittura “ministro della malavita”), ma che in sostanza seppe adattare con intelligente lungimiranza le strutture dello Stato alla nuova realtà economica e sociale in impetuosa evoluzione. Fondamento del suo disegno politico fu il rafforzamento dello Stato mediante l'inserimento nell'area costituzionale dei socialisti e dei cattolici e in genere delle forze che erano rimaste ai margini del processo unitario risorgimentale. Da tale disegno derivò innanzi tutto la sostanziale neutralità nei conflitti di lavoro a cui rimase sempre fedele nonostante le molte proteste conservatrici, il riconoscimento delle organizzazioni sindacali e una vasta opera di legislazione sociale che favorirono lo sviluppo di un'élite operaia privilegiata e più pronta alla collaborazione. Aiutato, quindi, dall'imponente espansione economica che tranquillizzava i ceti abbienti e imprenditoriali, si avviò sulla strada di ampie riforme strutturali che culminarono nella nazionalizzazione delle imprese assicuratrici, nella brillante conversione della rendita dal 5 al 3,5% (1906) e nell'introduzione del suffragio universale maschile (1912), che aprì alle masse una prima via di partecipazione politica alla vita dello Stato.



Accostatosi frattanto alla Francia e alla Russia, pur senza venir meno ai vincoli derivantigli dalla Triplice, poté compiere felicemente la conquista della Libia (1911-12) a cui lo spingevano il nascente nazionalismo e le speranze capitaliste di nuovi mercati, ma si alienò in tal modo il relativo favore deisocialisti che lo aveva variamente assistito fino a quel momento. Indebolito da questo fatto e dalla persistente opposizione di tenaci avversari (meridionalisti, antiprotezionisti, nazionalisti, ecc.) cercò l'appoggio dei cattolici con il patto Gentiloni, ma dopo le elezioni del 1913, venutogli meno anche l'appoggio dei radicali, fu costretto a dare le dimissioni (marzo 1914). Scoppiata la guerra e fermamente persuaso dei possibili vantaggi derivanti dalla nostra neutralità, avversò nettamente gli interventisti che lo fecero oggetto di ogni genere di contumelie. Primo ministro per l'ultima volta dal giugno 1920 al luglio 1921, dovette affrontare una situazione prerivoluzionaria di fronte alla quale la sua capacità manovriera e il suo empirismo si rivelarono alla lunga inadeguati e impotenti. Con la sua lucida calma riuscì a risolvere i gravi problemi dell'occupazione delle fabbriche (1920), dei rapporti con la Iugoslavia (Trattato di Rapallo, 1920) e dell'avventura fiumana, ma di fronte alla nascita del Partito Popolare e del fascismo si rivelò incapace di un'organica visione dei problemi politici di fondo. Sciolte quindi le Camere nel 1921 e impedito di costituire un nuovo governo dal veto di Sturzo (1922), continuò a sperare in un fascismo destinato a rientrare presto nell'alveo della democrazia parlamentare e solo nel 1924 passò a una dichiarata opposizione che confermò ulteriormente nel 1928 pronunciandosi contro l'istituzione della Camera corporativa. Ha lasciato le interessanti Memorie della mia vita (1922), che sono un importante documento per la conoscenza del periodo storico in cui visse.

Duttile come lo zucchero


Pasta di zucchero


La pasta di zucchero (o pasta da zucchero) è un prodotto alimentare, destinato al settore della pasticceria e del cake design. E' composta principalmente da zucchero a velo, reso elastico e duttile con l'aggiunta di glucosio misto a gelatina o albumi e una piccola componente di acqua. La pasta di zucchero ha diverse proprietà di modellabilità e di conservazione, e a lungo contatto con l'aria, cambia il suo stato fisico che originalmente è elastico e morbido diventando solido e non modellabile. Una volta che la pasta di zucchero è solida, è difficile riportarla allo stato iniziale, perchè questa si sbriciolerà.


martedì 20 ottobre 2015

A place for Ductility




The Kennecott Utah Copper Mine, also known as the Bingham Canyon Copper Mine, is the largest and richest copper mine in history with over 100 years of open pit mining; it has produced more copper than any other mine in the world history. Also, there's a hole so large that it's visible to astronauts when they are on space shuttles - almost a mile deep and nearly three miles wide.

La Kennecott Utah Copper Mine, conosciuta anche come la Bingham Canyon Copper Mine, è la più grande e ricca miniera di rame nella storia con, alle spalle, più di cento anni di estrazione a cielo aperto: ha prodotto più rame di ogni altra miniera in tutta la storia mondiale, attraverso i secoli. Ancora, c'è un'apertura centrale così larga da essere visibile persino agli astronauti in missione spaziale, profonda un miglio e ampia circa tre miglia.

El cobre - Poema de Gabriela Mistral - 1967



Gabriela Mistral

En abril de 1929 Gabriela Mistral señaló: "Nuestra obligación primogénita de escritores es entregar a los extraños el paisaje nativo" y pareciera ser esta la constante en los 77 poemas que componen Poema de Chile.


COBRE


Están redimiendo el cobre
con las virtudes del fuego.
De allí va a salir hermoso
como nunca se lo vieron
las piedras que eran sus madres
y el que lo befó por necio. 
Suba el Padre Cobre, suba,
que naciste para el fuego
y te pareces a él
en el fervor de tu pecho.
Todavía, todavía
no confiesas el secreto
del amor y de la fiebre 
que está en tus piedras gimiendo. 
Nadie te habrá dicho hermoso, 
porque el pecho no te vieron. 
Día a día te volviste
la pobre piedra quedada,
la pobre piedra que duerme
y dura y odia la llama
y eres, ya, todos tus muertos
antes de ser sepultada.
Helados, llanto y sonrisa,
la oración y la palabra,
el amanecer la siesta
y la oración no arribada.
Ya es lo mismo, ya es igual
la mudez que la palabra.

A post full of stamps




Cyprus - A copper pyrites mine 
(the place where copper is extracted from rock)
Turkish: Bakir madeni


Chile: Exportacion de cobre


Chile: Conferencia Internacional Cobre '87


Canada: Copper


Hellas - Greece: Copper mineral

sabato 17 ottobre 2015

Technology Takes Home - Polaroid Quick 610

Polaroid Quick 610 Land Camera (Edwin H.Land, 1980 ca)




Macchina fotografica istantanea Polaroid 600 Quick 610 Land Camera. La presente fotocamera realizza fotografie istantanee sia a colori che in bianco e nero, grazie ad una funzione posta sulla parte frontale della stessa. Essa impiega cartucce di tipo: Polaroid PX600 BF, Polaroid PX600 UV e Polaroid PX680. 

Link: http://www.rwhirled.com/landlist/landhome.htm

Prestatore: Francesca Suriano


sabato 10 ottobre 2015

Link utili


Per divenire pienamente consapevoli di qualcosa, per conoscerne il suo significato più profondo, è opportuno analizzare la parola con cui questo qualcosa viene indicato, a partire, senza dubbio, dalla sua etimologia.

L'arcipelago delle parole e dei concetti legati alla categoria



La duttilità nelle lingue più usuali




ITALIANO: Duttilità
SPAGNOLO: Ductilidad
INGLESE: Ductility
FRANCESE: Ductilité
TEDESCO: Dehnbarkeit
FINLANDESE: Sitkeys
ESPERANTO: Muldebleco
SLOVENO: Duktilnost
RUMENO: Ductilitate

venerdì 9 ottobre 2015

Cos'è la duttilità?

La duttilità è la proprietà caratteristica di un materiale duttile, cioè che può subire, sotto l'azione di forze di trazione, deformazioni plastiche rilevanti in modo da poter essere ridotto con facilità in fili sottili. Particolarmente duttili sono alcuni metalli, quali platino, oro, argento, rame, stagno, zinco e le leghe formate da questi ultimi. La duttilità dipende dalla temperatura, dalla presenza di impurezze, dalle modalità di lavorazione e dai trattamenti termici che il materiale ha subito. Essa è tanto più grande quanto maggiore è l'allungamento a rottura e la strizione del campione in esame.




La duttilità è diversa dalla malleabilità e, più in generale, dalla plasticità: essa è caratteristica infatti di materiali che assumono deformazioni permanenti notevoli sotto l’azione di sole forze di trazione (ad esempio, in operazioni di trafilatura), mentre la malleabilità è propria di materiali che si deformano permanentemente sotto l’azione di forze prevalenti di compressione, come avviene nei laminatoi, e la plasticità di materiali che si deformano in modo permanente sotto una qualsiasi sollecitazione. 




Il duttilometro è l’apparecchio per la misurazione della duttilità dei bitumi, mediante il quale un provino, di dimensioni normalizzate, viene sottoposto a trazione: la duttilità è data dall’allungamento in centimetri del provino al momento della rottura.



Tuttavia, la parola duttilità viene adoperata anche nel linguaggio comune in senso figurato come sinonimo di adattabilità, arrendevolezza. Essa, pertanto, sta ad indicare, in senso più generale, la capacità di una persona di adattarsi e modificare il proprio comportamento a seconda di date circostanze.